Home Calciatori e Club Notizie calcio Allenatori Arbitri Campioni Marcatori Albo d'oro Contatti
 ITALIA
  Serie A
  Serie B
  Serie C - A
  Serie C - B
  Serie C - C
  Serie D
  Primavera 1
  Primavera 2A
  Primavera 2B
  Eccellenza Emilia Romagna A
  Eccellenza Emilia Romagna B
  Eccellenza Liguria
  Eccellenza Lombardia A
  Eccellenza Lombardia B
  Eccellenza Lombardia C
  Eccellenza Marche
  Eccellenza Abruzzo
  Eccellenza Puglia
  Eccellenza Calabria
  Eccellenza Toscana A
  Eccellenza Toscana B
  16/09/2007 - JUVENTUS-UDINESE 0-1


Di Natale stende la Juve

La Juventus scivola. Il terreno di gioco dell'Olimpico di Torino diventa sdrucciolevole nel giorno più impensabile: colpa di Di Natale, che regala all'Udinese il gol dell'inaspettato successo esterno. Proprio lui, che in Nazionale aveva presto il posto a Del Piero, segnando anche una doppietta: Totò eroe, Ale in tribuna. L'attaccante campano ha segnato ancora di testa, lui che è tutto tranne un gigante, rilanciando l'Udinese dopo la batosta casalinga con il Napoli, e condannando la Juve alla prima sconfitta in campionato. La squadra di Marino, dopo aver sofferto tanto nel primo tempo, ha legittimato il successo nella ripresa, sfruttando, con i suoi attaccanti tecnici e rapidi, gli spazi garantiti dal vantaggio. La Juve, dopo 45' promettenti, ispirata da un ottimo Del Piero, schierato nel suo ruolo, da attaccante, è sparita nella ripresa, somatizzando lo svantaggio e pagando l'infortunio di Camoranesi, sostituito male da un Nocerino fuori ruolo. I bianconeri di Ranieri possono recriminare per un palo ed una punizione colpiti da Del Piero, sempre su punizione.

DEL PIERO AL PALO - Il primo tempo è piacevole. Per merito di entrambe le squadre. La Juve gioca piuttosto bene, sfruttando la buona vena di Del Piero, trasformato rispetto a quello visto in azzurro. L'Udinese si difende con ordine e riparte con prontezza, confidando nelle accelerazioni di Di Natale, che conferma il momento magico culminato dalla doppietta in Nazionale. Trezeguet dà la caccia al 100° gol in serie A con la Juve: un suo colpo di testa in avvio finisce di poco a lato. Poi Del Piero. Finalmente punta, dopo le fatiche con Donadoni da esterno sinistro. Il capitano bianconero colpisce un palo in fuorigioco. Poi su invenzione di Nedved mette di poco alto il pallonetto sull'uscita di Handanovic. Quindi va al poligono: esercitazione sulle punizioni. La prima, di fioretto, dal limite finisce sul palo, la seconda, di potenza dalla grande distanza, di potenza, è parata in due tempi da Handanovic. La Juve continua a spingere, ma paga dazio per l'infortunio al flessore della gamba destra che costringe Camoranesi ad uscire. Dentro Nocerino, che ci mette tanta quantità, ma una qualità neanche comparabile a quella dell'italo-argentino. E la manovra bianconera ne risente. L'Udinese, con il suo tridente d'attacco di gran lusso, prende coraggio e ci prova in contropiede, ma Criscito è in grande spolvero e amministra bene il vivace Asamoah. Al riposo è 0-0. Un risultato un po' penalizzante per la Juve, ma che premia la voglia di giocare dell'Udinese che non butta quasi mai via il pallone, anche in sofferenza.

DI NATALE GOL - Si riparte, e l'Udinese va subito in vantaggio con Di Natale: 1-0. Nocerino si scorda di fare il fuorigioco, Dossena se ne va sulla sinistra, centra i mezzo, e Di Natale, solissimo, scavalca, di testa, un incolpevole Buffon. La Juve accusa il colpo. Vive 5' di empasse, e Ranieri per cambiare le cose cambia. Fuori Trezeguet e Zanetti, dentro Iaquinta e Tiago. L'Udinese però negli spazi larghi può far valere tecnica e velocità dei suoi avanti: il ghanese Asamoah colpisce un palo clamoroso, al volo, di destro, in contropiede. La Juve attacca, ma le occasioni sono tutte per l'Udinese: un bel destro incrociato di Di Natale finisce fuori non di molto. Iaquinta, l'ex, senza spazi a disposizione non fa male, Tiago non azzecca un passaggio: colpa sua, ma anche di un centrocampo che si trova improvvisamente a corto di idee e con il morale sotto i tacchetti. L'Udinese fa un figurone, resiste al forcing finale (incrocio dei pali di Del Piero su punizione) e si rifà con gli interessi della sconfitta interna con il Napoli.

Riccardo Pratesi (gazzetta.it)