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  19/09/2007 - ROMA OK


Roma, tutto facile contro la Dinamo Kiev

Roma imperiale. E non parliamo di storia antica, ma di quella pallonara. I giallorossi dominano la Dinamo Kiev nell'esordio stagionale di Champions League e chiudono i conti sul 2-0, con un gol per tempo, di Perrotta e Totti. È la vittoria numero 100 in Europa per i giallorossi, una tripla cifra festeggiata nel migliore dei modi, per il risultato, ma anche per la prestazione: eccellente. La Roma così cancella un brutto precedente: il 15 settembre del 2004 la sfida di Champions con la Dinamo Kiev fu sospesa alla fine del primo tempo, sullo 0-1, per la moneta lanciata dagli spalti che colpì l'arbitro svedese Frisk. La vittoria andò a tavolino agli ucraini. Doppiato invece un precedente molto più lieto, risalente allo scorso anno, anche allora esordio europeo: fu ancora più larga la vittoria con gli ucraini dello Shakhtar Donetsk. La Dinamo, apparsa modesta, non riesce a "vendicare" la sconfitta della propria nazionale patita contro l'Italia, stavolta il confronto è stato ancora più impietoso (due pali oltre ai gol, una sola occasione concessa dai giallorossi, e sul 2-0). La Roma porta a 5 i successi stagionali in altrettante gare: Supercoppa, tre gare di campionato, questa di Coppa. Tra le note liete di Spalletti spiccano le prestazioni di Juan, una diga, e Perrotta, tornato il trottolino irrefrenabile della scorsa stagione. E Mancini è di nuovo disponibile: oggi ha giocato un'ora discreta da titolare.

AVVIO SPRINT - La Roma parte subito forte. All'8' è già vantaggio: colpo di testa vincente di Perrotta su cross dalla sinistra di Tonetto. La capocciata del centrocampista azzurro finalizza una grande azione giallorossa impostata con tocchi morbidi dai vari Mancini, Totti e Aquilani. La Roma insiste, padrona del campo. Juan in difesa è insuperabile, Perrotta è dappertutto, qualche folata di Taddei e Mancini, ben coadiuvati dai vagoni di fascia Cassetti e Tonetto, mette in crisi la lenta difesa ucraina. Però il raddoppio non arriva, complice anche un pizzico di sfortuna: Juan sottomisura colpisce un palo sul cross da destra di Taddei, prolungato da Perrotta. Il bis di Reggio Calabria è solo sfiorato. La Roma nel finale di tempo soffre un po', quando allenta tensione e concentrazione. Al riposo è "solo" 1-0, un risultato che sta stretto alla squadra di Spalletti, bella ma poco cinica.

IL K.O. DI TOTTI - La Dinamo prova a ripartire forte, ma alzare il baricentro di gioco non le basta per rendersi pericolosa. È infatti Mancini a sfiorare il raddoppio, il suo destro da sinistra è respinto da Shovkovsiy. Poi altra azione avvolgente giallorossa, stavolta in fase di ripartenza, Mikhalik sfiora l'autorete per anticipare De Rossi. Demyanenko, il tecnico degli ucraini, le prova tutte: dentro, dopo Rincon (subentrato al vivace Bangoura, infortunato), anche Rebrov, l'ex gemello di Shevchenko della Dinamo Kiev di Lobanovski. Ma la Roma adesso è una cascata che si rovescia sulla difesa ucraina: Giuly, appena entrato, si mangia il 2-0. Totti invece non sbaglia: lanciato in profondità, in verticale, da Perrotta, trova il diagonale vincente di destro: 2-0. Strameritato per una Roma troppo più forte degli ucraini. Doni partecipa alla festa quando si distende miracoloso su Rebrov, poi una stilettata di Cassetti finisce sul palo a portiere battuto. Finisce 2-0, La Roma inizia l'avventura in Champions nel migliore dei modi.

Riccardo Pratesi (gazzetta.it)