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  15/10/2007 - LA 8^ GIORNATA


Serie C1: il punto di Calciopress


Nel girone A la testa della classifica e' un derby Cittadella-Padova. Nel girone B l' Ancona tenta la fuga con la Salernitana bloccata a Pistoia

GIRONE A

Sono state segnate appena 11 reti, sette in meno della scorsa giornata che già era stata avara di gol. Domina il fattore campo. Una vittoria esterna (Venezia), un pareggio (a reti bianche) e sette successi interni. Una sola doppietta, quella di Laner (Pro Seso). Maah (Pro Sesto) e Veronese (Venezia) restano in testa alla classifica dei marcatori con cinque reti. A quota quattro seguono Meggiorini (Cittadella), Graziani (Cremonese), Rabito (Padova), Sau (Manfredonia), Savoldi (Lecco) e Selva (Sassuolo).
Il Cittadella (17) pareggia in casa della Cremonese (14). Meggiorini ha un paio di buone occasioni per i granata, che recriminano per un contatto sospetto in area lombarda tra Chomakov e Coralli. Ma che non approfittano della superiorità numerica, conseguente alla espulsione del capitano grigiorosso Colucci al 25’ del secondo tempo. Squadra di Mondonico impacciata e Graziani sempre a secco. Il Padova (17) batte di misura al’Euganeo un coriaceo Lecco (11) e si porta in testa alla classifica appaiato alla formazione di Foscarini. Rete d’autore ad opera di Muzzi, segnalatosi per la sua ottima prestazione e che ha trascinato i biancosudati sulla cima alla graduatoria. Nel finale la squadra di Ezio Rossi ha un po’ sofferto e Max Vieri ha fallito la rete del pari a dieci minuti dalla fine. Quando si vincono partite così è sempre un segno buono.
Il Sassuolo (15) incassa dall’indomita Cavese (7) la seconda sconfitta esterna consecutiva e vede notevolmente fiaccate le molte aspirazioni che un arrembante inizio aveva contribuito ad alimentare. Nocerino in rete all’inizio della ripresa per i blufoncè, che resistono in inferiorità numerica (espulso Scarozzi al 12’ della ripresa) agli sterili tentativi dei neroverdi di Allegri. Un successo merito della grande voglia di vincere de i metelliani o di una regressione degli emiliani? Un quesito al quale risponderà il prosieguo del campionato.
Fatto sta che la squadra di Allegri è raggiunta, al secondo posto, da molte altre e agguerrite formazioni. Il Venezia (15) passa sul campo della Pro Patria (10) nell’unica vittoria in trasferta della giornata. Anche qui (come a Padova) segna un vecchio marpione come Gennari. Il che significa che, anche in terza serie, talora l’esperienza ha il suo peso. Vittoria ottenuta con il minimo sforzo, quella dei lagunari, anche per l’inconsistenza in fase offensiva mostrata dai bustocchi. A sorpresa fa parte del gruppo di testa il Foligno (15) che liquida un Monza (11) reduce da due vittorie consecutive. I falchetti incontravano il loro passato, visto che sulla panchina brianzola siedeva l’ex Giovanni Pagliari. Ma non si sono certo lasciati prendere dal sentimentalismo. Bisoli ha forgiato davvero un bel gruppo, compatto e motivato, in cui spicca l’ottimo Parolo (ex Pistoiese), ieri migliore in campo e autore della rete del vantaggio. Il Novara (15) supera di giustezza il Legnano (8), dà seguito alla bella vittoria esterna di Manfredonia e si ripropone in chiave paly off. Alla squadra di Discepoli manca ancora la continuità dei risultati. Ma in avanti Rubino segna gol pesanti (ieri il terzo in otto giornate) e la squadra sta acquisendo la necessaria sicurezza nel reparto difensivo.
Bene la Pro Sesto (12) che, nell’anticipo di sabato, supera al Breda un Manfredonia (8) sotto tono giunto alla terza sconfitta consecutiva. I lombardi della presidentessa Elisabetta Pasini non soffrono l’assenza di Maah, sostituito dal nuovo acquisto Mendil. L’asso nella manica è stavolta Laner, autore della sola doppietta della giornata. Per Novelli si tratta di trovare quanto prima le contromisure per arrestare la discesa verso il fondo classifica dei sipontini, che comunque possono contare sul tamburino sardo Sau (autore ieri della sua quarta marcatura).
Il Foggia (9) prende un brodino superando di misura la Paganese (1) in uno Zaccheria a porte chiuse. A Campilongo serviva la vittoria e i tre punti sono arrivati. Niente di più e niente di meno. C’è voluta una rete del difensore Ignoffo per sbloccare il risultato, a conferma della difficoltà del reparto avanzato nell’andare in gol con la dovuta regolarità. Per i campani la via crucis prosegue e il campionato è sempre più in salita.
Sofferta vittoria dell’Hellas Verona (5) con la Ternana (7). Bella soddisfazione per il debuttante tecnico Davide Pellegrini, che ha avuto coraggio da vendere lasciando in panchina quasi tutti i senatori. La rete, benaugurante, è arrivata in pieno recupero grazie a uno spunto vincente del giovane Vriz. Asso nella manica per gli scaligeri e scommessa vincente di Pellegrini. Monumentale prova del portiere Rafael, che strozza più volte in gola ai tifosi rossoverdi l’urlo del gol. Ieri al Bentegodi, è stato una vera saracinesca umana. La classifica è cortissima. Tutto è ancora possibile per un complesso navigato come quello scaligero. Specie adesso che sembra aver trovato un allenatore coraggioso e fortunato.

Segnate 11 reti, esattamente come nell’altro raggruppamento. Tre vittorie esterne (Ancona, Perugia e Taranto), tre pareggi (due a reti bianche) e tre successi interni. Nessuna doppietta. In testa alla classifica dei marcatori sempre Di Gennaro (Gallipoli) e Di Napoli (Salernitana) con sei reti. Staccati di una lunghezza il regolare Mastronunzio (Ancona) e il sorprendente Sansovini (Pescara).
In testa alla classifica resta da solo l’Ancona (20) che espugna il Campo Italia di Sorrento (8) con la rete del solito Mastronunzio. I dorici di Monaco stanno andando davvero forte. Battere i costieri in casa loro non è mai un’impresa facile. Certo il lotto delle concorrenti è formidabile, ma l’inizio dei marchigiani lascia spazio a molte speranze.
La Salernitana (18) non va oltre il pareggio sul campo di una Pistoiese (7) in chiara ripresa. Il risultato fotografa appieno l’andamento della gara e conferma che D’Arrigo sta trovando per il complesso arancione la quadratura del cerchio. Annullata per fuorigioco una rete del solito Di Napoli, sulla quale Agostinelli ha un po’ recriminato. Ma le riprese televisive hanno confermato la correttezza della decisione arbitrale.
Il Crotone (14) pareggia in casa della Massese (6). Risultato a reti bianche che dà ossigeno ai bianconeri, un po’ in crisi e alle prese con una bagarre societaria. Un po’ mortificate le aspettative dei tifosi pitagorici, che speravano in qualcosa di più da questa trasferta. Ma l’esperto tecnico Indiani sa che queste partite sono le più pericolose. Perciò accoglie con soddisfazione il punto, vista anche la grossa occasione fallita da Artistico. Il Perugia (15) passa al Riviera delle Palme con la Sambenedettese (6). Cuccureddu potrebbe aver trovato la formula giusta per le gare esterne, e non sarebbe cosa da poco. Per gli adriatici la classifica resta complicata, ma non è con squadre come quella umbra che vanno cercati i punti.
Il Taranto (12) passa a Martina (4) con una rete dell’ottimo Zito. Per Cari un successo rigenerante al termine di una partita nervosa. Per Pellegrino sempre più difficile staccarsi dall’ultima piazza. Il Gallipoli (12) viene sconfitto al Porta Elisa dalla Lucchese (11), in una gara troppo importante per i rossoneri del presidente Fouzi Hadj per consentire a chicchessia di fare risultato. Nervoso mister Braglia, ancora una volta espulso. Il Pescara (11) si aggiudica la sfida con un Arezzo (8) depresso per la penalizzazione in classifica subita in settimana. Molto bene l’attaccante Sansovini (ex Grosseto e Manfredonia), arrivato alla sua quinta segnatura in campionato, una delle sorprese del girone. L’arrivo del nuovo presidente ha dato sicurezza agli adriatici. Che, a questo punto, sono in grado di dire la loro a tutti i livelli
Sul fondo la Sangiovannese (7) supera un Potenza (11) in caduta verticale, mentre anche la Juve Stabia (4) non molla e agguanta il pareggio a Lanciano (11) su un campo difficile. A riprova che Capuano ce la metterà tutta per fare il miracolo.

Sergio Mutolo per Calciopress.net