Home Calciatori e Club Notizie calcio Allenatori Arbitri Campioni Marcatori Albo d'oro Contatti
 ITALIA
  Serie A
  Serie B
  Serie C - A
  Serie C - B
  Serie C - C
  Serie D
  Primavera 1
  Primavera 2A
  Primavera 2B
  Eccellenza Emilia Romagna A
  Eccellenza Emilia Romagna B
  Eccellenza Liguria
  Eccellenza Lombardia A
  Eccellenza Lombardia B
  Eccellenza Lombardia C
  Eccellenza Marche
  Eccellenza Abruzzo
  Eccellenza Puglia
  Eccellenza Calabria
  Eccellenza Toscana A
  Eccellenza Toscana B
  13/11/2007 - CALCIO-CAOS


Ruggeri: "Chiudo la curva", Stop a Serie B e C


Stop ai professionisti. Richiesta all'Uefa per far giocare la Nazionale con il lutto al braccio. Divieto di trasferta per i tifosi violenti

Il presidente della Figc, Giancarlo Abete, al termine del vertice che si è svolto nella sede della Federcalcio ha annunciato che nel prossimo fine settimana serie B e serie C non scenderanno in campo. Giovedì il Consiglio Federale ratificherà la decisione. Per la serie A lo stop era già previsto, visto l'impegno della Nazionale in Scozia. E a questo proposito, la Federcalcio chiederà all'Uefa che l'Italia possa giocare a Glasgow con il lutto al braccio.
"La decisione di bloccare i campionati di B e C, domenica 18 novembre, la Figc la prende raccogliendo l'invito del ministro Melandri per rispetto alla morte di Gabriele Sandri e della sua famiglia e per ribadire l'enorme valore della vita, con la forte convinzione che combatteremo ogni forma di violenza". Il presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete, ha spiegato così la scelta, fatta d'accordo con la Lega, di bloccare i campionati professionistici il prossimo week-end. "Il calcio è una vittima, in questo caso - ha aggiunto Abete -. La morte di Gabriele Sandri e gli incidenti di Bergamo, di Taranto e in particolare di Roma da parte di alcune frange non hanno nulla a che vedere con lo sport. Questi comportamenti non sono più accettabili, dobbiamo stroncare i violenti con le normative già in vigore".
Per quanto riguarda la decisione sul blocco delle trasferte il presidente della Federcalcio ha ribadito che rispetterà le decisioni che verranno prese dall'Osservatorio e dai prefetti: "Voglio sottolineare che la decisione presa ieri di far disputare gli incontri è stata giusta, gli incidenti sono accaduti solo in due dei 48 campi sui quali si è giocato, mentre - conclude Abete - dove non si è giocato, cioè a Milano e a Roma, gli incidenti ci sono stati ugualmente in entrambi i casi".
L'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive al termine della lunga riunione straordinaria tenutasi dopo la morte del tifoso della Lazio ha imposto lo stop delle trasferte di massa alle tifoserie violente e che entro il primo marzo 2008 tutti gli stadi con capienza superiore ai 7.500 spettatori dovranno disporre di steward adeguatamente selezionati e formati, pena la richiesta ai Prefetti competenti di far disputare le gare in "assenza di spettatori". Inoltre l'incolumità pubblica dovrà prevalere "in assoluto", su tutti gli altri legittimi interessi e pertanto i Questori saranno tempestivamente sensibilizzati a disporre il non inizio o la sospensione delle gare, ogni qualvolta si verifichino incidenti, anche all'esterno dello stadio.
A Roma, in precedenza, si era svolto anche un altro incontro, quello delle istituzioni con i vertici dello sport, alla presenza del ministro dello sport, Giovanna Melandri, del presidente del Coni, Gianni Petrucci, e di quello della federcalcio, Giancarlo Abete. Alla riunione, tenutasi nella sede del ministero ed è stata convocata d'urgenza, ha partecipato anche il presidente della Lega, Antonio Matarrese. Una riunione che "non si sovrappone in nulla al lavoro dell'Osservatorio che è l'organismo preposto per le questioni di ordine pubblico in materia di sport" ha precisato il ministro Giovanna Melandri, che ha definito l'appuntamento "molto importante anche perché in queste ore di lutto abbiamo condiviso la necessità di produrre gesti forti e significativi che provengano dal mondo del calcio". La Melandri ai vertici dello sport ha chiesto iniziative che siano d'esempio: "I valori del calcio sono stati colpiti due volte perché un giovane tifoso è morto e perché la violenza si è scatenata nuovamente. Ho chiesto allo sport divalutare anche la possibilità di sospendere i campionati nelle prossime settimane. Ma la decisione deve essere maturata nella riunione di oggi in Federcalcio". Il ministro ha sottolineato che il gesto "deve essere capace di esprimere cordoglio per una vita spezzata per la quale si chiede chiarezza e accertamento dei fatti ma che allo stesso tempo esprima la ferma condanna del mondo dello sport alla violenza cieca e furiosa che non onora la memoria del giovane ucciso".