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  18/11/2007 - L'ITALIA DEI LEONI ESPUGNA GLASGOW 2-1


Toni e Panucci ci portano ad Euro2008

IL TABELLINO

Scozia-Italia 1-2
Marcatori: 2' Toni, 65' Ferguson (S), 91' Panucci.

Scozia (4-5-1): Gordon; Hutton, Weir, McManus, Naysmith; Brown (dal 74' Miller), Fletcher, Hartley, Ferguson, McCulloch (dal 92' Boyd); McFadden. All.: McLeish.

Italia (4-3-3): Buffon; Panucci, Cannavaro, Barzagli, Zambrotta; Gattuso (dall'87' De Rossi), Pirlo, Ambrosini; Camoranesi (dall'83' Chiellini), Toni, Di Natale (dal 67' Iaquinta). All.: Donadoni.

Arbitro: Mejuto Gonzalez (SPA)
Ammoniti: Naysmith, McCulloch, Toni (I).

L'Italia ipoteca una sofferta qualificazione al prossimo Europeo, sfatando la tradizione che vuole gli azzurri campioni del Mondo fuori dalla successiva competizione continentale. La sfida di Glasgow parte bene, con Toni a timbrare il cartellino dopo poco più di un minuto. Gli uomini di Donadoni tengono a bada la Scozia e solo un gol in fuorigioco di Ferguson riapre la partita. Al 91' Panucci regala il 2-1 finale.



LA PARTITA

Serviva un'impresa, anche se tante lingue parlavano di formalità. Le cinque vittorie scozzesi sui terreni di casa non erano esattamente un 'tranquillante' per gli azzurri di Donadoni, giustamente preoccupati dal proverbiale 'ruggito di Hampden Park'. Nella partita più significativa del ciclo dell'attuale cittì, nel primo dentro o fuori dopo la notte di Berlino, l'Italia ritrova proprio quel piglio e quella qualità di gioco che sembrava rimasta in terra tedesca. Una partita con poche sbavature, quasi perfetta se si eccettuano gli ultimi dieci minuti nei quali, complice il boato del pubblico scozzese e le gambe irrigidite dal campo zuppo e da una prova maiuscola, gli azzurri hanno rischiato qualcosa di troppo. L'Europeo è una realtà e i 'gatti neri', che ricordavano assiduamente come la Nazionale non avesse mai vinto a Glasgow e fosse rimasta regolarmente fuori dalla competizione continentale seguente all'affermazione più importante, sono serviti. Per giunta senza ricorrere al Santo Catenaccio, di breriana memoria. Nessun difensivismo senza pudore, neanche una barricata: una gara giocata con orgoglio e grande ardore, che non lascia dubbi sul merito degli azzurri, con qualche crampo di fame residuo nonostante l'abbuffata pantagruelica dell'estate del 2006.

All'inizio, addirittura, sembra una passeggiata inattesa. Pronti via e Toni insacca, sfruttando un'assistenza al bacio di un Di Natale ormai convinto del proprio ruolo da protagonista in Nazionale. Camoranesi fallisce il raddoppio dopo qualche secondo e c'è chi pensa alla goleada. Troppo presto, ovviamente. Ma gli azzurri non perdono un colpo: rischiano sui calci piazzati scozzesi, ma lottano e organizzano un'ottima controffensiva che li mette in condizione di governare il gioco. Il primo tempo vede anche la prima topica di Mejuto Gonzalez e dei suoi due compari: il gol annullato a Di Natale è regolare e la Scozia resta a galla per gentile concessione del fischietto spagnolo. Allo scadere è Pirlo a salvare Buffon sul colpo di testa di Weir, certificando uno spirito di sacrificio che ne ha fatto uno degli eroi della serata. La ripresa saluta, nostro malgrado, il capolavoro della terna arbitrale, che riapre l'incontro convalidando la rete in fuorigioco di capitan Ferguson. Nessuna tremarella italica, almeno all'apparenza, con gli azzurri sempre padroni del campo fino all'80', quando iniziano i dieci minuti di terrore sopra ricordati. McFadden si divora il gol vittoria in due occasioni e Panucci punisce tanta bulimia mandando a nanna i sogni scozzesi a tempo scaduto. Una vittoria voluta e meritata, che oltretutto rappresenta un regalo per la Francia, eterna nemica: anche i 'Bleus' sono attesi in Svizzera e Austria per replicare la sfida. Ma oggi il cielo è azzurro, ricorda quasi quello sopra a Berlino.