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  19/11/2007 - STANGATA DEL GIUDICE SPORTIVO


Atalanta-Milan si rigioca, la
curva chiusa per 4 mesi


Il giudice: recupero a porte chiuse e curva Nord dello stadio di Bergamo inibita fino al 31 marzo 2008. L'Atalanta non farà ricorso. Nessun provvedimento ai danni della Lazio: gli insulti a Mutu non erano razzisti. Juve invece multata per lo striscione che dava dello "zingaro" a Ibra

La sfida tra Atalanta e Milan si rigiocherà ma senza pubblico e la curva nord dello stadio "Atleti Azzurri d'Italia»"rimarrà chiusa fino al 31 marzo. Il Giudice sportivo Gian Paolo Tosel si è espresso così sulla gara sospesa lo scorso 11 novembre, al 7' del primo tempo, dopo gli incidenti provocati dai sostenitori bergamaschi che, nonostante i tentativi di Doni e compagni, hanno cominciato a lanciare oggetti in campo, provando a spaccare il vetro che separava gli spalti dal terreno di gioco. Dal canto suo il presidente atalantino Ivan Ruggeri accoglie il verdetto con amarezza, ma annuncia subito che :"Accettiamo le decisioni del giudice sportivo per quelle che sono. Non faremo alcun ricorso. Ringrazio quelli che ci hanno messo in questa situazione - aggiunge Ruggeri con amarezza - mi auguro si rendano conto dei danni enormi che hanno provocato alla società. Forse non mi aspettavo una sanzione così forte, ma del resto quello che è successo ha fatto il giro del mondo, non possiamo certamente chiudere gli occhi. E non ha potuto farlo neanche chi ci ha giudicato".

LA SENTENZA - Il Giudice Sportivo riconosce che la partita "si disputava in un'atmosfera connotata da una particolare tensione emotiva, che aveva coinvolto il mondo calcistico (e non soltanto quello calcistico) per l'uccisione, poche ore prima, di un giovane tifoso laziale" ma sottolinea che "un gruppo di delinquenti ha colto l'occasione per un'aggressione, violenta e sistematica, alle forze dell'ordine, non direttamente correlata alla gara da disputarsi, ma con l'intento esclusivo di contrapporsi alle decisioni adottate dalle istituzioni circa lo svolgimento della giornata di campionato". "Le condizioni ambientali, determinatesi dentro e fuori lo stadio di Bergamo - spiega Tosel - hanno imposto l'intervento dell'autorità di polizia che, a salvaguardia della pubblica incolumità, ha adottato i provvedimenti ritenuti opportuni in merito al presidio dello stadio, all'inizio della gara, alla sua sospensione temporanea e, quindi, definitiva, provvedimenti ai quali l'arbitro si è, doverosamente e puntualmente, attenuto".

LA LAZIO - In merito a Lazio-Fiorentina del 3 novembre scorso, sciogliendo la riserva formulata con provvedimento del 6 novembre scorso, il giudice ha invece deliberato di non adottare ulteriori provvedimenti disciplinari nei confronti della Lazio a titolo di responsabilità oggettiva per il comportamento dei suoi sostenitori. Il giudice, infatti, osserva che "gli accurati accertamenti esperiti dalla Procura federale, mediante l'acquisizione di informazioni presso la fonte istituzionale di riferimento (il dirigente del servizio per l'ordine pubblico) e l'esame della video-registrazione (Sky) della gara, consentono di ritenere con certezza che, al 23' del secondo tempo, per circa venti secondi, al calciatore Mutu, all'atto dell'ammonizione per un fallo di giuoco in danno di un calciatore laziale, veniva indirizzato un coro decisamente censurabile per il tenore ingiurioso ("Mutu pezzo di m..."), ma sicuramente non costituente quella denigrazione per motivi di razza, nazionalità, origine territoriale o etnica, prevista e sanzionata dall'art. 11 CGS".

LA JUVE - Ventimila euro di multa alla Juventus per uno striscione con la scritta "Ibrahimovic zingaro infame", brevemente esposto da tifosi bianconeri all'avvio della della partita Juventus-Inter del 4 novembre scorso. La sanzione è stata attenuata per l'assenza di precedenti specifici e per la concreta collaborazione data alle forze dell'ordine.
gasport