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  27/01/2008 - SERIE A: ROMA-PALERMO 1-0


Alla Roma basta Mancini
per fare paura all'Inter


Sofferto 1-0 dei giallorossi all'Olimpico sul Palermo che cede sul colpo di testa del brasiliano dopo l'espulsione di Rinaudo. Cavani spreca nel finale il pareggio, poi Mexes colpisce il palo. Ora i nerazzurri impegnati in casa dell'Udinese sono a +4

ROMA-PALERMO 1-0 (primo tempo 0-0)
MARCATORE: Mancini al 14’ s.t.
ROMA (4-2-3-1): Doni; Cassetti, Ferrari, Mexes, Tonetto; Brighi, Pizarro; Taddei, Perrotta (Aquilani dal 26’ s.t.), Mancini (Cicinho dal 45’ s.t.); Totti (Vucinic dal 37’ s.t.). (Curci, Panucci, Giuly, Esposito). All.: Spalletti.
PALERMO (4-4-2): Fontana; Biava, Rinaudo, Barzagli, Zaccardo; Guana, Migliaccio, Caserta (Jankovic dal 38’ s.t.), Simplicio (Cavani dal 18’ s.t.); Amauri, Miccoli (Cassani dal 16’ s.t.). (Agliardi, Capuano, Tedesco, Bresciano). All.: Guidolin.
ARBITRO: Brighi di Cesena.
NOTE - Spettatori: paganti 5.305 per 146.621 euro, abbonati 27.313 per una quota di 557.895 euro. Espulsi: Rinaudo al 12’ s.t. per gioco violento. Ammoniti: Cassetti e Simplicio per gioco falloso. Angoli: 7-4. Recuperi: 0’ p.t., 4’ s.t.

Sms della Roma all'Inter: "Palermo battuto 1-0, gol di Mancini; la caccia continua". Rosanero sconfitti, ma che fatica. La rete del brasiliano arriva infatti al 14' della ripresa, esattamente centoventi secondi dopo l'espulsione di Rinaudo per un fallo su Brighi. Contro un avversario fino a quel momento impeccabile e in partita anche in inferiorità numerica. Ma chi vince ha sempre ragione e l'sms ai padroni del calcio adesso merita una risposta.
PALERMO ABBOTTONATO - Francesco Totti-200 gol guida una Roma che cambia due elementi rispetto alle previsioni. In difesa, dove Cassetti prende il posto di Panucci, a centrocampo, in cui Brighi viene preferito ad Aquilani. Scelta ponderata da Spalletti che dovendo fare a meno dello squalificato De Rossi, necessita di maggior peso in un settore nevralgico del campo. Cambia anche il Palermo nel modulo e nel carattere offensivo. Guidolin è prudente e si affida a centrocampo solido alle spalle di Amauri e Miccoli pronti a far male.
TENUTA FISICA - Il Palermo molto abbottonato e basso, non concede molti spazi ai giallorossi, che però riescono in ogni caso a incidere, grazie a due doti, ormai a denominazione di origine controllata: velocità e meccanismi oleati. La Roma mette in mostra una tenuta fisica a tratti sorpredente e obbliga i rosanero alla difensiva. Unica licenza dei siciliani, qualche contropiede, ma è davvero troppo chiedere a Miccoli o ad Amauri di cavarsela da soli contro una difesa che non concede nulla.
METRONOMO - Pizarro è il metronomo della squadra; il punto di riferimento che innesca l'azione giallorossa, come sempre dotata di cursori micidiali, e anche se con un Taddei a mezzo servizio le occasioni non mancano: prima con Perrotta che sfiora con un diagonale, poi con Cassetti che in girata obbliga Fontana al miracolo. I rosanero regalano poche soddisfazioni in attacco, eccezion fatta per un colpo di testa di Zaccardo fuori misura, ma con il passare del tempo, pur mantenendo una rischiosa posizione molto bassa in campo, concedono poco alla Roma con una perfetta sincronizzazione dei movimenti.
BRIGHI DECISIVO - Nella ripresa non cambia il senso della gara, anche se il minuto dodici incide irrimediabilmente sul destino della partita. Il Palermo resta infatti in dieci per l'espulsione di Rinaudo, per un fallo da tergo su Brighi. Decisione forse eccessiva quella dell'omonimo arbitro forlivese, ma decisiva e letale per i rosanero. Al 14' Mancini porta infatti in vantaggio la Roma: palla inattiva, cross dalla bandierina di Taddei che il brasiliano di testa indirizza in porta. Per Guidolin un uno-due destabilizzante; uno schiaffo insopportabile dopo avere diretto al meglio la sfida. Il tecnico cerca di rimediare con Cassani per Miccoli e Cavani per Simplicio, in un 4-4-1 che non può permettersi licenza alcuna. La Roma, semmai, ne approfitta gestendo a piacere l'ultima parte della frazione, in cui però non sfrutta la superiorità numerica confermando una serata con molte pecche. Anche con Aquilani (fuori Perrotta) e Vucinic (Totti). Anzi, disperatamente il pareggio lo sfiora il Palermo che spreca con Cavani un gol fatto. Mexes in verità potrebbe raddoppiare, ma la palla finisce sul palo. Meglio così: in una serata di calcio mediocre un gol basta, avanza e vale oro.

GASPORT