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  08/02/2008 - ALLA SCOPERTA DEI TALENTI DI C


Rodrigo Franciel: Andavo a "scuola" con Ronaldinho

Brasiliano, 189 centimetri per 78 chili ed un sinistro fatato. È lui, Hengemühle Rodrigo Franciel, nato a Porto Alegre quasi 26 anni fa, che sta letteralmente trascinando il Gela ai play-off di C2 girone C. Insieme ai due nigeriani classe 83 Omolade e Nwigwe ed all’Argentino Parlagreco (classe 1984) il bomber brasiliano sta facendo sognare i tifosi gelesi grazie ai suoi 11 goal (2 su rigore) in sole 14 partite giocate. Una sua doppietta, la seconda dell’anno dopo quella grandiosa alla Scafatese, ha steso la vice-capolista Pescina ed ha consentito domenica scorsa al Gela di conquistare la quinta piazza della classifica.

Cresciuto calcisticamente nel Gremio di Porto Alegre, nelle formazioni giovanili era compagno di un certo Ronaldinho con il quale ha poi giocato tre partite nella massima serie brasiliana e che a fine allenamento lo accompagnava in macchina a casa poiché era l’unico che a 18 anni poteva permettersi un’automobile.Arriva in Europa nel 2002 per giocare in Germania con l'Eintracht Francoforte. Esperienza positiva con 10 presenze a 3 goal con la squadra riserve ed una presenza l’anno dopo con la prima squadra. Si trasferisce poi ai dilettanti dell’Eschborn chiudendo la stagione con una rete in 10 partite. Passa poi al FC Schaffhausen (Serie B svizzera), e dopo due brevi esperienze in Ungheria al Debreceni ed in Francia al Brest, torna in Brasile al Sao Jose', squadra dalla quale il presidente Angelo Tuccio lo ha portato al Gela. L’avventura in Sicilia non inizia benissimo; prima il ritardato arrivo del transfer a settembre, poi una distorsione alla caviglia ed un problema all’inguine hanno costretto l’attaccante brasiliano al riposo forzato. A metà ottobre però, anche grazie al lavoro dello staff medico gelese, il brasiliano coi guanti e la sciarpa al collo ha messo il turbo con una media goal sconcertante.

Basta vederlo giocare per accorgersi che lui in questa categoria parla un'altra lingua. Fisico slanciato, occhi azzurri e capelli chiari dimostrano le sue origini tedesche in quanto il bisnonno, soldato dell'esercito germanico, decise di trasferirsi in Brasile dopo la Prima Guerra mondiale.Il 24 dicembre nel match contro la Scafatese sigla la sua prima doppietta con un goal straordinario, un bolide da 35 metri di rara potenza e precisione con il pallone che si infila nel sette. Per caratteristiche molto simile ad Amauri, possiede un sinistro preciso col quale è in grado di calciare anche le punizioni dal limite. Immarcabile sui colpi di testa che sono la sua specialità; è la classica punta che sa tenere in apprensione tutta la retroguardia avversaria unendo la sua forza fisica all’eleganza dei movimenti. A gennaio non sono mancate le richieste per Franciel anche da parte di società di serie B, ma il patron biancazzurro Tuccio ha saputo resistere e il brasiliano è rimasto alla corte di Sanderra anche grazie all’affetto della gente siciliana. A giugno però sarà difficile trattenere l’asso brasiliano che potrebbe approdare alla corte del presidente Pulvirenti; in quel Catania da sempre attento ai calciatori sudamericani (vedi i vari Vargas, Martinez, ed i nuovi acquisti Pià, Alvarez e Silvestre), ed ai calciatori militanti in queste piccole grandi realtà del calcio siciliano come dimostrano le scommesse di ieri (Caserta dall’Igea Virtus), di oggi (Polito dall’Acireale), e di domani (l’attaccante argentino Di Cosmo dall’Igea Virtus).

Davide Scandura