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  20/02/2008 - IL CATENACCIO ROSSONERO RESISTE A DIFFERENZA DI QUELLO NERAZZURRO


Milan-Fort Apache
resiste all'Arsenal, 0-0


All'Emirates Stadium finisce 0-0. Partita di sacrificio per i rossoneri che subiscono a tratti il gioco dei Gunners. Dominio sterile dei britannici, ma grande carattere dei campioni in carica e strepitosa prestazione di Kalac. Traversa di Adebayor al 94'

Esperienza, carattere, solidità. Il Milan strappa lo 0-0 all’Arsenal nella prima sfida degli ottavi di Champions grazie alle qualità che gli hanno garantito lunga vita in Europa. Una piccola impresa considerato l’andamento della partita condotta dai Gunners, determinati, ma inconcludenti.

CON PATO – La vera sorpresa rispetto alle attese è Pato. Il brasiliano aveva urlato di dolore la sera del 3 febbraio girando la caviglia a Firenze; a Londra, 17 giorni dopo, comincia da titolare la prima grande sfida di Champions della sua carriera bruciando Gilardino. Kalac è al suo posto, Oddo difende a destra. Wenger sposta le sue pedine: Eduardo e Hleb partono dietro ai 193 centimetri di Adebayor, con il bielorusso piazzato strategicamente in zona-Pirlo.

ALTA VELOCITA’ – Tourè esce subito per infortunio (dentro Senderos). I Gunners portano il motore al massimo dei giri, restringono di pura agilità il campo. Adebayor viene contenuto a fatica nello scatto e sui cross di Sagna, e non si tira indietro se c’è da rispondere ruvidamente alla guardia montata da Kaladze, costretto talvolta al tackle della disperazione. Viene da pensare che qualsiasi altra squadra verrebbe sovrastata dai primi 20 minuti di questi dannati in maglia biancorossa. Non è così per il vecchio Milan, che rintuzza e chiude d’esperienza, pungendo appena possibile Lehmann (testa di Maldini su azione d’angolo).

NESTA K.O. – Qualche sbavatura nel finale del primo tempo costa il brivido di vedere Flamini due volte in posizione di sparo grazie a uno slalom di Eboué (bravo Kalac) e a un errore di Pirlo. L’assetto del Milan cambia quando Nesta è costretto al cambio: Maldini affianca Kaladze, Jankulovski subentra sulla fascia sinistra, quella arroventata da Eboué. La pressione dei Gunners aumenta: Eboué manda all’aria il lavoro perfetto di Hleb; Kalac deve uscire a valanga su Adebayor, Eduardo mira alto da buona posizione; tutto tra il 7’ e il 10’ della ripresa.

SEMPRE IL CAPITANO – L’ultima mezz’ora esalta Maldini, che da centrale toglie l’aria ad Adebayor. E’ davanti che i rossoneri mancano, scegliendo soluzioni prevedibili come quelle di Oddo (diagonale alto) e Kakà, in serata no. In più manca sempre qualcuno che faccia salire la squadra, così la palla stazione nella metà campo del Milan. In definitiva va benone quando Eduardo spreca nel cuore dell’area, quando Fabregas tira centralmente da 20 metri su Kalac e pure quando Kaladze rincorre Bendtner e chiude il buco difensivo prima che sia troppo tardi.

FINALE – Con Gila al posto di Pato i rossoneri guadagnano il secondo tiro in porta della partita. Ma è dall’altra parte del campo che si decide tutto, con le parate di Kalac su Adebayor e Fabregas, e l’erroraccio di Bendtner in contropiede. Il recupero è una sofferenza infinita: al 93’ Adebayor centra la traversa incornando un traversone da sinistra. In caso contrario l’Arsenal avrebbe potuto impostare la gara di ritorno sul gioco di rimessa partendo dall’1-0 dell’Emirates Stadium. Non sarà così. Se potete, non perdete lo spettacolo del ritorno.

GASPORT