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  08/03/2008 - POCHI SOLDI GRANDE SQUADRA


La Roma di Madrid vale quanto Pepe


La Roma ha battuto in entrambi i confronti diretti il Real Madrid, ha dimostrato la sua superiorità e con merito ha passato il turno ed ha avuto accesso ai quarti di finale. Quello che e' paradossale e' che l'allestire la squadra vincitrice e' costato un quinto del grande Real che per la quarta volta consecutiva non supera gli ottavi di finale.
L'analisi del quotidiano 'Il Tempo' rivela come l'ossatura della squadra di Spalletti sia composta da giocatori "fatti in casa" oppure acquistati a prezzi molto vantaggiosi.
I campioni più rappresentativi sono proprio i giocatori sfornati dal settore giovanile e affermatisi come autentici campioni: Totti su tutti, poi De Rossi ed infine Aquilani che si sta confermando su alti livelli con un futuro assicurato nelle sue mani e soprattutto nei suoi piedi. Poi ci sono i casi di Doni, Tonetto, Taddei e Mancini, elementi di spessore e titolari indiscussi arrivati a parametro zero. Per gli altri scesi in campo al Bernabeu, le cifre non superano i 9 milioni spesi lo scorso anno per Cicinho.
Guardando al Real, sono evidenti le scelte azzardate del presidente Ramòn Calderòn, che ha speso 150 milioni di euro per l'undici sconfitto dai giallorossi. Il solo Pepe, acquistato questa stagione per la bellezza di 30 milioni, pareggia il conto con la Spalletti band. Ad essi si aggiungono i 20 per Gago, i 26 per Diarra ed altri 30 per Robinho, forse l'unico che giustifica un tale esborso. Il Real non e' nuovo alle disfatte di mercato: nell'estate 2004 prese il sopravvalutato difensore inglese Woodgate per 20 milioni, era un fiasco annunciato e fu confermato.
La Roma dimostra come sia conveniente e redditizio coltivare il settore giovanile e spendere cifre oneste per buoni giocatori. L'avanzamento in Champions colloca la Roma nell'olimpo del calcio europeo e porta introiti freschi da reinvestire, ma proprio le imprese come quelle di mercoledì non hanno prezzo.