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  16/03/2008 - L'INTER RIPARTE DOPO L'ELIMINAZIONE IN CHAMPIONS


Palermo ko con Vieira e Jimenez

L'Inter si rialza. Batte il Palermo 2-1 e riallontana la Roma a -6. I nerazzurri conquistano con merito i tre punti, capitalizzando un ottimo primo tempo e contenendo poi senza affanno la timida reazione degli ospiti nella ripresa. Positiva soprattutto la prova di carattere della squadra di Mancini: ha impressionato la furia con cui ha inseguito e trovato il 2-1 dopo l'autorete del pareggio. Tra le note positive c'è la condizione atletica, sembrata più che accettabile e importante per il prosieguo della lotta scudetto. Il Palermo paga un atteggiamento troppo guardingo, anche nella scelta degli uomini, e i tanti errori individuali di una difesa che ha pagato a caro prezzo la panchina di Barzagli, debilitato dalla febbre.

BUONA INTER - I nerazzurri scendono in campo carichi, decisi a dimostrare al mondo che l'eliminazione in coppa è solo un episodio isolato da inserire nel contesto di una grande stagione. E trovano subito il gol. Merito della premiata ditta Vieira-Ibrahimovic, fischiati al momento della sostituzione martedi scorso. Il triangolo è splendido. Vieira appoggia sullo svedese e si lancia nello spazio, Ibra lo trova con un pallonetto morbido, la capocciata del francese infila Fontana in uscita. Difesa del Palermo che peraltro gioca alle belle statuine: Rinaudo non segue Vieira e e il portiere, un ex, esce in ritardo. È l'1-0. L'Inter gioca bene, su buoni ritmi, dimostrando anche una condizione fisica discreta. Impressiona il solito turbo Maicon, incontenibile, mentre Vieira di testa le prende tutte. Ibrahimovic è sontuoso in fase di rifinitura, molto meno in fase di finalizzazione. Il Palermo fa il minimo sindacale. Schierato con 5 difensori e 2 mediani, non riesce a produrre una manovra convincente, perchè Amauri e Miccoli sono abbandonati a loro stessi in avanti. Ma il pari arriva lo stesso. Destro dalla distanza di Miccoli, errore di Julio Cesar che respinge corto, Simplicio si avventa sul pallone e chiama il portiere alla prodezza, sulla carambola Materazzi segna nella propria porta. Sfiga. San Siro ora trema. E aleggiano fantasmi recentissimi. Ma dura poco. Vieira, già vicino al gol di testa, colpisce la traversa di piede, Jimenez segna in fuorigioco. È l'avvisaglia del nuovo vantaggio. Il Palermo si fa schiacciare da un'Inter furiosa. Che trova il meritato vantaggio: Maicon da sinistra (!) rifinisce per Jimenez, titolare al posto dell'acciaccato Stankovic (adduttori): il cileno di destro trafigge Fontana. All'intervallo è 2-1.

STRATEGIE - Si riparte con due cambi. Guidolin inserisce Tedesco per Guana e Jankovic per Miccoli. Ora il Palermo gioca con una sola punta, Amauri. Con un gol da recuperare. I rosanero come atteggiamento sono comunque più aggressivi, ma non riescono ad essere incisivi. Il ritmo si abbassa. Al 15' Mancini inserisce Figo, che stavolta non rifiuta di entrare, al posto di Jimenez.

L'INTER AMMINISTRA - Il Palermo attacca ma senza creare particolari pericoli, manovriero ma carente in fase di rifinitura, l'Inter in contropiede ha a disposizione praterie. Ibrahimovic va vicino al 3-1 con un sinistro potente, ben imbeccato da Cruz, Fontana stavolta è bravissimo. A 12' dalla fine Mancini richiama Ibrahimovic che uscendo non lo degna di uno sguardo. Poi Guidolin finalmente molla gli ormeggi: fuori Cassani, dentro Cavani.E il Palermo ha la grande occasione: colpo di testa di Jankovic, appena fuori. Dopo 5' di recupero, vissuti con un minimo di apprensione, ma senza spaventi, l'Inter può festeggiare tre punti importanti. La batosta di coppa è stata assorbita senza effetti collaterali.

Riccardo Pratesi (gazzetta.it)