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  30/03/2008 - MILAN-ATALANTA 1-2


Ancelotti fa autocritica

E sabato prossimo c'è Milan-Cagliari. Roba da incrociare le dita. Perché San Siro, ormai, è terra di conquista. L'ottava sconfitta, quarta fra le mura amiche, fa un male insopportabile, Coincide infatti con le vittorie di Udinese e Sampdoria, altre pretendenti al quarto posto. La Fiorentina è sempre a quattro lunghezze; ma è lecito sperare in casa rossonera dopo l'ennesima débacle?

GALLIANI FURIOSO - La rabbia monta. Ma non solo per le cattive esibizioni della squadra. Oggi tra gli imputati c'è anche Christian Brighi da Cesena. Adriano Galliani è furioso: "Non commento le partite decise dagli arbitri", tuona l'a.d. rossonero. Secondo il dirigente del Milan il fischietto ha sbagliato nel giudicare almeno tre episodi decisivi nella sconfitta contro l'Atalanta. "Siccome ho rivisto bene - prosegue Galliani - dico che il fallo su Oddo (in occasione del vantaggio di Floccari, ndr) lo hanno visto tutti, Seedorf (in occasione dell'1-2 all'inizio della ripresa, ndr) era tenuto nettissimamente in gioco da Langella, e il gol (del possibile 2-2, ndr) di Ambrosini era regolare".

BRIGHI GIU' COME IL MILAN - Carlo Ancelotti la pensa allo stesso modo, usando però un sottile humour. "Gli episodi? dice il tecnico -. L'arbitro è stato perfettamente in linea con la prestazione del Milan". Insomma, disastrosa. Ma Ancelotti, fa anche autiocritica tecnica. "Siamo incappati nel solito errore delle partite casalinghe, inizio blando e troppa sufficienza". Amarissimo, con l'espressione di chi non sa più che pesce prendere. Approfondisce: "Siamo stati disattenti; è successo come contro la Samp. Eravamo quasi riusciti a rimontare, ma poi diventa tutto più complicato. Anche il nostro secondo tempo non è stato buono, una partita tutta da cancellare".

QUANTO MANCA KAKA' - Sui singoli parla poco. "Pato in ombra? Ha 18 anni e lo dobbiamo prendere per quello che è: ama svariare, non stare sempre lì in area, è un grande talento". Cerca di cavare un ragno dal buco: "Per quel che riguarda noi bisogna cambiare qualcosa, non si può andare avanti così. Cosa? Lo valuteremo in settimana, sperando di poter recuperare Kakà". Ammette infatti: "I centrocampisti non sono brillantissimi, abbiamo pagato la poca presenza di Emerson. So quello che possono fare i giocatori e che non stanno facendo adesso. Manca un po' di equilibrio. Ci dispiace tantissimo perché dal punto di vista professionale non poter giocare la Champions, per tanti giocatori che hanno vinto tanto, non sarebbe una cosa piacevole".

SPERANZE - E se ne va non pirma di dare lezioni di ottimismo: "Aspettiamo sabato, anche se non abbiamo più prove di appello, dobbiamo cambiare subito direzione e qualcosa per riuscirci la faremo", dice. Perché la speranza è l'ultima a morire.

Gaetano De Stefano (gazzetta.it)