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  03/04/2008 - ALL'EMIRATES STADIUM LA SFIDA FINISCE 1-1


Liverpool, il muro regge
Arsenal bloccato: 1-1


Nella prima sfida dei quarti di finale di Champions i Gunners aprono con Adebayor al 22', ma vengono subito raggiunti da Kuyt. Poi i Reds si chiudono e respingono tutti gli assalti. Negato un clamoroso rigore a Hleb

ARSENAL-LIVERPOOL 1-1
(primo tempo 1-1)
MARCATORI : Adebayor (A) al 23’, Kuyt (L) al 26’ p.t.;
ARSENAL (4-4-1-1) Almunia; Tourè, Gallas, Senderos, Clichy; Fabregas, Flamini; Ebouè (Bendtner dal 22’ s.t.), Van Persie (Walcott dal 1’ s.t.), Hleb; Adebayor. (Lehmann, Diaby, Song, Gilberto, Hoyte)
All. Wenger
LIVERPOOL (4-2-3-1) Reina; Carragher, Skrtel, Hyypia, Fabio Aurelio; Alonso (Lucas Leiva dal 32’ s.t.), Mascherano; Kuyt, Gerrard, Babel (Benayoun dal 12’ s.t.); Torres (Voronin dal 40’ s.t.). (Itandje, Riise, Crouch, Arbeloa). All. Benitez
ARBITRO Vink (Olanda)
NOTE: spettatori 60mila circa; terreno in buone condizioni. Angoli 5-2. Recuperi 1’ p.t. e 3’ s.t.

Il primo confronto europeo nella storia di Arsenal e Liverpool finisce 1-1, con due gol nella fase centrale del primo tempo (Adebayor e Kuyt) e altre due occasioni da gol sprecate dai Gunners negli ultimi venti minuti. Sabato un nuovo scontro, in campionato. Tra sei giorni il ritorno dei quarti di Champions nella tana dei Reds.
PRESSIONE - Il Liverpool comincia con Carragher a destra e Hyypia affiancato a Skrtel, visto che Finnan è ancora fuori. In mezzo i due soliti mastini, Mascherano e Xabi Alonso, piazzati lì con il compito di stanare Fabregas e Flamini e raddoppiare sugli esterni. La partita è bloccata. Il gioco dei Gunners è fluido solo a tratti, ma quando Flamini o Van Persie hanno lo spazio per dettare il passaggio sono dolori per i Reds. Reina rischia la figuraccia uscendo in modo avventato su Adebayor. Poi è bravissimo a neutralizzare un dritto dell'olandese dal limite.
I GOL - E' una sfida di profilo tattico più agonistico, soprattutto nel primo tempo. Ma tra una mossa e l'altra c'è una fiammata di spettacolo puro. Iniziano i Gunners, con uno schema su angolo che porta all'1-0 al 22'. Adebayor si stacca dal terzetto che staziona davanti a Reina con l'effetto di togliere visibilità al portiere: il colpo di testa del togolese fa malissimo perché evitabile. Quattro minuti dopo Gerrard scende a sinistra saltando mezza difesa: il primo avversario è aggirato, il secondo è infilato "a rientrare", quindi palla in mezzo per Kuyt che è lì, prontissimo per l'1-1. Due gol d'altissima qualità prima di tornare al fraseggio e al pressing reciproco, che non lascia scampo.
RIGORE - Nel secondo tempo Wenger deve sostituire Van Persie, il migliore dei suoi, con Walcott. Benitez avanza di qualche metro Babel, come aveva fatto a San Siro contro l'Inter. Il più giovane dei Gunners spaventa subito Reina con un destro violentissimo. E' il segnale che il ritmo sta salendo. L'Arsenal gioca con più cattiveria perché i Rafa-boys sanno che ad Anfield avranno un motore da 40mila giri che li spingerà. Dice bene ai Reds che l'arbitro inciampi in una serata negativa: l'olandese Vink non concede un rigore limpido a Hleb, strattonato da Kuyt, ed è un episodio che avrebbe potuto cambiare la partita, al pari di quello che coinvolge Bendtner (appena entrato) goffamente colpevole nel negare al compagno di squadra Fabregas il 2-1 con una deviazione involontaria sulla linea di porta.
COME UNA VITTORIA - E' l'ultimo colpo sparato dai Gunners, stravolti per la pressione esercitata contro il muro rosso per 70 minuti. Ai punti, il primo duello della "Trilogia" sarebbe di Wenger. Ma il tecnico francese sa che questo 1-1 è il risultato ideale su cui una squadra come il Liverpool può speculare. Ad Anfield, dove vincere è un'impresa da titani.

FONTE: GAZZETTA.IT