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  18/04/2008 - LA CRISI DEI CLUB CADETTI


Serie B, molti club a rischio

Cresce il rischio, per molti club di B, di non essere iscritti al prossimo torneo. Mancato accordo su diritti tv e copertura televisiva hanno comportato perdite di due milioni di euro per ogni club cadetto. Abete fa da mediatore con la Lega di serie A. Alla Covisoc la richiesta di rivedere i parametri per le ammissioni al campionato. Il direttore generale del Messina, Gasparin, parla di baratro.

La serie B si è riunita in un’assemblea straordinaria. L’assise è stata convocata alla vigilia di un importante incontro fra i tre rappresentanti nominati dai club cadetti (Lugaresi del Cesena, Riccardi del Piacenza e Andreoletti dell’Albinoleffe) e il comitato di presidenza della Federcalcio. All’ordine del giorno i complicati rapporti tra le due Leghe maggiori, che stanno scavando un solco sempre più netto tra serie A e serie cadetta.

Pomo della discordia la mancata vendita dei diritti tv e l’assenza di copertura televisiva. Il mancato accordo su questi due vitali problemi ha comportato, tra mancato introito e minore visibilità (molte aziende non investono sulla B), una perdita di circa due milioni di euro per ciascuno dei club iscritti.

Ciò significa, in parole povere, che la serie B rischia di scomparire se la Lega di A non accetterà di ridiscutere lo spinoso tema della mutualità. Un punto sul quale esiste totale incomunicabilità tra le parti.

Se infatti il presidente della Lega Antonio Matarrese minimizza, Riccardi del Piacenza sottolinea come, in carenza di qualsiasi forma di accordo, i club di B non sappiano ancora quali cifre iscrivere a budget per il prossimo campionato. Il dirigente del Piacenza si riferisce ai 65 milioni di euro di mutualità che la B dovrebbe avere per la prossima stagione. Che, viceversa, potrebbero ridursi di parecchio in caso di possibile svalutazione dei diritti in chiaro per gli highlights della serie A.

Il direttore generale del Messina, Sergio Gasparin, si è fatto portavoce del disagio di tutte le società cadette. E ha parlato, senza mezzi termini, di una categoria ormai sull’orlo del baratro. Verrà infatti chiesta alla Covisoc una revisione dei parametri, allo scopo di evitare che troppe società non siano in regola con l’iscrizione al prossimo campionato.

Considerato che si tratta di un dialogo tra sordi, è stata chiesta la mediazione del presidente della Figc Giancarlo Abete. Lugaresi, uno dei vicepresidenti della Lega di B gli ha chiesto di assumere la veste di mediatore in una diatriba apparentemente senza sbocco. Il tutto mentre cresce, tra i club cadetti, la rabbia di non aver fermato il campionato quando era ancora possibile farlo. E di non essere stati sufficientemente spietati nella difesa dei propri interessi.

L’assemblea ha cercato anche soluzioni alternative, volte all’aumento dei risicati ricavi dei club iscritti in cadetteria. In primo luogo puntando sull’inserimento negli organici, e tra i giocatori a referto, di un congruo numero di giovani under 21. Poi ricercando nuove forme di sponsorizzazione, mediante spazi e/o strumenti promo-pubblicitari da vendersi in forma centralizzata e in alternativa rispetto a quelli esistenti. Il tutto in attesa di sciogliere, nelle prossime riunioni, il nodo cruciale. Quello rappresentato dalla vendita dei diritti tv delle gare di playoff.

Sergio Mutolo – www.calciopress.net