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  01/05/2008 - I BLUES HANNO LA MEGLIO 3-2 DOPO I SUPPLEMENTARI


Super Drogba e Lampard
Chelsea a Mosca, Reds k.o.


I Blues domano 3-2 il Liverpool nel ritorno della semifinale di Champions. L'ivoriano porta in vantaggio i suoi, Torres pareggia i conti: 1-1. Nel supplementare segnano l'inglese su rigore (fallo di Hyypia su Ballack), ancora Drogba e Babel. Il 21 maggio finale con il Manchester United

CHELSEA-LIVERPOOL 3-2 d.t.s (1-1 dopo i regolamentari)
MARCATORI Drogba (C) al 33’ p.t.; Torres (L) al 19’ s.t.; Lampard (C) su rigore all’8’, Drogba (C) al 15’ p.t.s.; Babel (L) al 12’ s.t.s.
CHELSEA (4-3-3): Cech; Essien, Carvalho, Terry, A.Cole; Ballack, Makelele, Lampard (14’ s.t.s. Shevchenko); J.Cole (1’ p.t.s. Anelka), Drogba, Kalou (25’ s.t. Malouda). (Cudicini, Alex, Belletti, Mikel). All. Grant.
LIVERPOOL (4-2-3-1): Reina; Arbeloa, Carragher, Skrtel (23’ p.t. Hyypia), Riise; Xabi Alonso, Mascherano; Kuyt, Gerrard, Benayoun (33’ s.t. Pennant); Torres (9’ p.t.s. Babel). (Itandje, Finnan, Lucas Leiva, Crouch). All. Benitez
ARBITRO: Rosetti (Italia)
NOTE: spettatori 42.000. Ammonito Xabi Alonso (L). Recuperi: 1’ p.t., 2’ s.t., 0' p.t.s., 1' s.t.s.

Il 21 maggio a Mosca saranno Manchester United e Chelsea a giocarsi la Champions League. I Blues raggiungono i Red Devils battendo il Liverpool 3-2, dopo i supplementari. Grazie alla doppietta di Drogba e al rigore di Lampard, che rendono inutile il momentaneo pareggio di Fernando Torres e la rete della speranza di Babel.

TRILOGIA - E così la terza semifinale in quattro anni della coppa con le grandi orecchie tra queste due squadre ha stavolta un epilogo diverso. Opposto ai precedenti. Finalmente il lieto fine per i tifosi Blues, dopo che i due primi episodi della trilogia, di questo che sembra un fantasy di successo, avevano premiato i Reds. La squadra di Benitez, che pareva la bestia nera dei londinesi, deve arrendersi. Dopo aver eliminato nei quarti un'altra avversaria della City, l'Arsenal, stavolta cade di fronte ad una squadra su cui nessuno, dopo la cacciata di Mourinho, avrebbe scommesso un soldo bucato, sterlina o euro fate voi. E invece gli uomini di Grant, anatroccolo che rischia di trasformarsi in cigno, hanno accelerato in primavera, in campionato e in coppa, e siccome i primattori ce li hanno, non deve stupire che abbiano conquistato il pass per la prima finale di Champions della loro storia. Quella che Mourinho non aveva saputo conquistare alla guida dei Blues.
È stata una partita intensissima, primo tempo del Chelsea, secondo per il Liverpool, il solito cagnaccio scorbutico, irriducibile, poi supplementare ancora tutto dei londinesi, con il colpo di coda Reds, che stavolta non è bastato.

SQUILLO DROGBA - I primi 45' sono tutti dei padroni di casa. Che giocano meglio, forse confortati dalla tranquillità che gli garantisce lo 0-0, un risultato che garantirebbe loro la qualificazione. Il Liverpool è sfortunato quando perde Skrtel per infortunio. Lo slovacco era l'uomo che seguiva Drogba. Dentro al suo posto il meno mobile Hyypia, prontamente castigato dall'ivoriano. Il centravanti dei Blues segna sulla respinta di Reina, bravo a intercettare la conclusione di Kalou, lanciato sul filo del fuorigioco da Lampard. Ma la rete del vantaggio è la punta dell'iceberg di una partita che il Chelsea comanda. Drogba si era in precedenza divorato l'1-0 lanciato da Lampard, uno che alla vigilia non era dato neanche in panchina, dopo la perdita della madre, e invece si rivela decisivo, con la sua qualità in mezzo. Piove tanto a Stamford Bridge. Rischia di piovere sul bagnato per il Liverpool, con il Chelsea che sfiora il 2-0 su punizione con Ballack: il tedesco manca il bersaglio di un nonnulla. E il Liverpool? Viaggia al minimo, costretto a giocare contronatura, a fare la partita, quando predilige ripartire, sfruttando gli spazi larghi. I Reds affondano solo una volta. E Torres stecca. Lo spagnolo, imbeccato da Gerrard, si fa ipnotizzare in uscita da Cech. All'intervallo è 1-0 Chelsea. Risultato che forse sta pure stretto alla squadra di Grant.

RISPOSTA TORRES - Il Liverpool esce dagli spogliatoi più convinto. Kuyt va vicino al pari con un esterno destro sottomisura, Cech è strepitoso, e para di piede. Si vedono tanti contrasti a centrocampo, la gara è fisica, condizionata dalle condizioni atmosferiche. Poi arriva il pareggio del Liverpool: grande azione personale di Benayoun che suggerisce a centroarea per Torres, lo spagnolo in allungo sigla l'1-1. Torres risponde a Drogba, i due giocatori più attesi. Entrambi a segno alla seconda palla gol, dopo aver ciccato la prima. Il Liverpool insiste dopo il pari, rinfrancato. Più sereno. Ma il Chelsea non si scompone, è troppo esperto per farlo. L'ultimo brivido lo regala una galoppata del solito impagabile Essien. L'africano, stavolta terzino destro, se ne va sulla fascia, salta un paio di avversari, poi di sinistro conclude sull'esterno della rete. Al 90' è 1-1. Supplementari.

CI PENSA LAMPARD - Colpo di testa su angolo dalla destra di Hyypia, palla appena a lato. Liverpool vicino al vantaggio. Poi Essien segna il 2-1, ma Rosetti non convalida. Sul destro del ghanese c'erano addirittura quattro Blues in fuorigioco, Drogba davanti a Reina disturbava il portiere spagnolo. Quindi il rigore per il Chelsea. Fallo di Hyypia su Ballack. Il difensore finlandese sbaglia lo stop, poi atterra il tedesco. Errore grave, quasi come quello di Riise all'andata. Sul dischetto va Lampard, che spiazza Reina e poi piange di gioia. La dedica alla madre, uccisa da una polmonite, è la più naturale: prima un bacio al cielo, poi le lacrime del centrocampista della nazionale inglese. Ora il Chelsea ritrova serenità e carica. Drogba segna il 3-1 mettendo dentro di destro, con un bel taglio, di prima intenzione, il cross dalla destra di Anelka. È il gol della finale. Il Liverpool accorcia le distanze con un destro dalla grande distanza di Babel: errore di Cech, è il 3-2. Ma non basta. Il Chelsea va a Mosca, il cammino del Liverpool in Champions si ferma a Londra.

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