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  09/05/2008 - COPPA ITALIA: CATANIA-ROMA 1-1


Roma in finale

Nella semifinale di ritorno col Catania, i giallorossi pareggiano 1-1 allo stadio Massimino. Aquilani trasforma un rigore conquistato da Vucinic, Silvestri risponde con un colpo di testa. La squadra di Spalletti, che all'andata si era imposta 1-0, affronterà i nerazzurri il 24 maggio all'Olimpico

CATANIA-ROMA 1-1 (primo tempo 1-1, andata 0-1)

MARCATORI: Aquilani (R) su rig. al 27', Silvestri (S) al 29'
CATANIA (4-3-1-2): Bizzarri; Silvestre, Silvestri, Sottil, Alvarez; Izco, Edusei, Biagianti (dall’11 s.t. Baiocco); Colucci (dal 15’ s.t. Gazzola); Pià (dal 39’ s.t. Iannelli), Mascara. (Rossi, Sardo, Sabato, Terlizzi). All. Zenga.
ROMA (4-2-3-1): Curci; Cicinho, Cassetti, Panucci, Antunes; Brighi, De Rossi (dal 35’ Mancini); Giuly (dal 19’ s.t. Esposito), Aquilani, Perrotta (Tonetto al 31’ s.t.); Vucinic. (Julio Sergio, Brosco, Pizarro, Unal). All. Spalletti.
ARBITRO: Morganti di Ascoli.
NOTE: spettatori: 15.000. Ammoniti Perrotta e Cassetti per gioco scorretto, Pià per simulazione. Angoli: 3-3. Recupero: 1' p.t. e 3' s.t.

Sarà Roma-Inter, come sempre. Per la quarta volta nelle ultime quattro edizioni della coppa Italia, la finale opporrà i giallorossi ai nerazzurri. L'unica differenza rispetto agli anni passati è che l'ennesima sfida tra la squadra di Spalletti e quella di Mancini si giocherà in gara secca, il 24 maggio all'Olimpico. Per raggiungere l'Inter in finale, la Roma doveva sbarazzarsi del Catania: l'ha fatto senza troppi patemi, segnando per prima al Massimino e gestendo la situazione dopo il pareggio catanese.
SCELTE E OBIETTIVI - Quando in semifinale di coppa Italia arriva una squadra che mai era andata tanto avanti in questa competizione, ci si aspetterebbe che vada in campo con la miglior formazione possibile. Soprattutto se in palio, oltre alla finalissima, c'è un posto nella prossima coppa Uefa. Invece, il Catania non si fa tentare dal sogno europeo e risparmia tanti titolari in vista della trasferta di campionato in casa della Juventus. L'obiettivo principale del club siciliano è la permanenza in serie A, ma è comunque un peccato non poter assistere a una partita giocata dal miglior Catania possibile. Soprattutto perché l'1-0 dell'andata (gol di Totti) lasciava intatte le speranze rossazzurre di qualificazione. Ma ogni tecnico, ovviamente, ha diritto a fare le scelte che ritiene più opportune.
GLI SCHIERAMENTI - Zenga, dunque, dà fiducia a Pià in attacco, supportato da Mascara e Colucci. In difesa non c'è Stovini, mentre a centrocampo trovano spazio Izco e Biagianti. Non che la Roma sia al completo: obbligato a schierare una coppia di difensori centrali composta da Panucci e Cassetti per l'infortunio di Juan e la squalifica di Mexes, Spalletti sceglie Cicinho e Antunes ai lati. In mezzo al campo, con De Rossi c'è Brighi: Pizarro e Mancini si accomodano in panchina, Aquilani gioca come mezzapunta centrale dietro a Vucinic e Perrotta si allarga sulla sinistra, con Giuly dall'altra parte.
BOTTA E RISPOSTA - L'avvio di gara è piuttosto lento: la Roma palleggia e fa la partita, il Catania è prudente e non va all'assalto, sebbene il risultato dell'andata costringa i siciliani a inseguire. Finché, al 26', arriva l'ingenuità di Izco che atterra Vucinic in una zona dell'area di rigore tutt'altro che pericolosa. Dal dischetto, Aquilani segna l'1-0 per la Roma. Ma la risposta si fa attendere appena un paio di minuti, perché Silvestri indovina un perfetto colpo di testa e pareggia il conto. A quel punto, il Catania non ha davvero più nulla da perdere e si getta con più convinzione in avanti, senza peraltro creare grossi pericoli prima dell'intervallo.
RIPRESA POCO SPETTACOLARE- La ripresa, però, inizia nel segno della Roma, che va vicinissima al gol in più occasioni. Prima Aquilani servito da Giuly, poi Perrotta smarcato da Vucinic: Bizzarri salva due volte il risultato. Il portiere argentino è salvato dall'incrocio dei pali al 12', quando Perrotta stacca in mezzo all'area e sfiora nuovamente il bersaglio. Il resto del secondo tempo non offre grossi spunti: molti cambi, poche occasioni per la Roma, zero per il Catania. Le squadre non intendono spendere altre energie per cambiare il corso della partita. La solita storia: Roma in finale con l'Inter. All'Olimpico, il 24 maggio, speriamo che la coppa Italia regali davvero spettacolo.

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