Il 2011 è ormai agli sgoccioli: TuttoCalciatori.net ha stilato una classifica con i migliori e i peggiori di questo anno che ci ha regalato tante gioie e dispiaceri
Ancora poche ore e diremo addio all’anno 2011. In questi dodici mesi ne abbiamo viste di tutti i colori: l’harakiri dell’Inter, il ritorno di Milan e Juventus, le sorprese Napoli e Udinese. La medaglia ha però due facce. Già, perchè il 2011 sarà inevitabilmente ricordato come “anno del calcioscommesse”. Tutto questo non fa che mortificare un calcio, quello italiano, che stava lavorando sodo per tornare ai fasti di una volta, riuscendo nell’impresa di portare tre squadre agli ottavi di Champions e due ai sedicesimi di Europa League.
TOP
1 – Antonio Di Natale: un bomber molto prolifico, un capitano esemplare. Vederlo giocare in campo è divertente quanto ascoltarlo nelle interviste con la sua parlata tanto napoletana e poco italiana. E’ il punto fermo dell’Udinese di Guidolin, è il maestro dei tanti giovani che stanno facendo le fortune della squadra friulana. Per due volte capocannoniere della Serie A, è prontissimo a ripetersi per confermare l’Udinese tra le big della massima serie.
2 – Claudio Marchisio: la passata stagione era stata buona per lui ma non per la Juventus. In estate si profilava un passaggio alla Roma nell’operazione che ha portato in bianconero Vucinic. Ma il “Principino” è ancora sotto la Mole, realizzando goal a grappoli che permettono alla Juve di guardare tutti dall’alto verso il basso.
3 – German Denis: all’Udinese faticava a trovare spazio, a Bergamo ha trovato la sua giusta dimensione. Se l’Atalanta ha annullato tempestivamente la penalizzazione di sei punti una buona parte del merito è sua e delle sue 12 realizzazioni. Segna in tutti i modi: di testa, di destro e di sinistro; avere giocatori come Maxi Moralez e Schelotto a supporto è un lusso da cui riesce a trarre il massimo.
FLOP
1 – Cristiano Doni: un calciatore delle sue qualità tecniche che trucca partite a proprio piacimento. Questo scandalo non ci voleva proprio per il calcio italiano. Ora che la masnada di Doni e soci è stata scoperta, ci si augura che in futuro il calcio rimarrà nel rettangolo verde, dove tutti i calciatori – tra l’altro molto ben retribuiti – dovranno lottare per onorare la propria maglia. Nota di merito per Simone Farina del Gubbio e Fabio Pisacane del Lumezzane che hanno detto no a questo losco giro.
2 – Jonathan: arrivato dal Santos in estate con l’appellativo di “Nuovo Maicon”, il terzino destro carioca ha passato più tempo tra panchina e tribuna che in campo. E’ l’emblema delle ultime scellerate campagne acquisti dell’Inter: ok al progetto giovani, ma per continuare a vincere c’è bisogno di un rinnovamento generale.
3 – Taye Taiwo: forse il flop tra i flop. In Francia tutti ne parlavano bene, sta di fatto che il Marsiglia lo ha lasciato partire a zero senza troppi patemi d’animo. Il Milan ha fiutato l’affare prelevandolo in estate. Il terzino dal mancino potentissimo sta stentando in questo inizio di campionato. Ci sorge una domanda: non era meglio trovare un’alternativa italiana ad Antonini? Con un po’ di patriottismo i rossoneri avrebbero potuto risolvere il problema ed evitare delusioni.
Gianluca Pepe