L’estremo difensore avvicinato ieri da una 30ina di persone al termine dell’allenamento degli uomini di Stringara. Dura presa di posizione della famiglia Casillo

Paolo Ginestra

Paolo Ginestra (foto:usfoggia.it)

Eccoci qua a parlare dell’ennesimo brutto episodio che ha come protagonisti tifosi e calciatori. Proprio nella giornata di martedi 28 febbraio (ieri ndr) un gruppo persone che assisteva all’allenamento del Foggia si è avvicinato ai calciatori per avere spiegazioni riguardo i risultati negativi che si sono susseguiti nelle ultime settimane (l’ultimo in ordine di tempo la sconfitta interna con la Tritium) ma “avvistato” il portiere Paolo Ginestra si è catapultato su di lui aggredendolo pesantemente sia verbalmente sia, cosa più grave, fisicamente.

Se non fossero arrivati i compagni di squadra di Ginestra ad allontanare i facinorosi, probabilmente le cose potevano essere più gravi di qualche contusione. Trasportato, comunque, all’ospedale sono stati riscontrati un lieve trauma cranico ed un edema all’occhio destro per i quali sono stati prescritti 10 giorni di prognosi.

Ma perché cosi tanta violenza? Il tutto è nato dopo le dichiarazioni del portiere al termine della gara con la Tritium il quale aveva invitato i tifosi a stare vicini alla squadra in questo momento non propriamente positivo puntualizzando che il Foggia, nelle ultime uscite allo Zaccheria, è come se non giocasse in casa in quanto gli atleti vengono sempre fatti oggetto di insulti. E’ evidente che queste parole non sono piaciute e si è passati dalle parole ai fatti.


Ora Ginestra se ne è tornato nel pesarese dove ha la propria famiglia e si è preso qualche giorno per decidere se continuare o meno la sua avventura a Foggia oppure farla addirittura finita con il calcio. Oggi è arrivata la dura presa di posizione della società che ha dapprima condannato fermamente l’aggressione al proprio calciatore e poi, per bocca di Gennaro Casillo, figlio del patron, auspicato che la maggior parte dei tifosi prenda le distanze dagli aggressori: “Sono molto dispiaciuto per quanto avvenuto. Spero – ha continuato Casillo – che la maggior parte dei tifosi voglia prendere le distanze da quei pochi che hanno commesso questa aggressione al nostro portiere”.

Enrico Tassotti