La pandemia che sta colpendo indistintamente tutti i Paesi dal mese di febbraio scorso, dopo un’illusoria tregua estiva, sembra essere tornata prepotentemente nella nostra quotidianità. Se pensavamo che il peggio fosse ormai passato e che, dopo l’estate, si potesse intraprendere un percorso di rientro alla normalità purtroppo così non è stato. Da metà settembre la curva epidemiologica è tornata a salire, cosi come il numero di positivi e di ricoverati.

 

Piotr Zieliński

Piotr Zieliński

Il Covid nel mondo del calcio

Avendo travolto nuovamente tutti gli aspetti della vita comune, era inevitabile che il Covid  colpisse anche il mondo del calcio. Sebbene i giocatori della Serie A siano controllati più volte e più volte nell’arco della settimana, è pur vero che gli atleti hanno una vita privata che consente loro di incontrare tante persone che non vengono monitorate con la medesima costanza.

Prima dell’inizio del campionato, la Lega Serie A, il Coni e il Ministero dello Sport hanno studiato a tavolino un protocollo in grado di regolamentare la stagione di calcio 2020/2021 in uno scenario Covid. Inizialmente tutto sembrava essere sotto controllo fin quando è scoppiato un primo focolaio in casa Genoa.

Il 26 settembre è stato riscontrato positivo il tampone del portiere Mattia Perin, poi è toccato al centrocampista Schone. Il 28 ottobre è stata la volta di altri 12 positivi, portando quindi il numero dei contagiati a 14. La corsa del virus è proseguita per tutta la settimana arrivando a totalizzare ben 22 positivi, 17 dei quali atleti. Da qui il necessario rinvio della partita in programma col Torino ma soprattutto la consapevolezza che i protocolli definiti ad inizio anno andavano in parte modificati.

Sabato 3 ottobre, è la vigilia di Juve-Napoli e il Napoli riscontra la positività di Elmas e Zielinski oltre a quella di un collaboratore di Rino Gattuso. L’ASL di Napoli intima lo stop vietando di fatto la partenza degli azzurri alla volta di Torino. La Juventus di tutta risposta non condivide la scelta dei partenopei dichiarando di essere in linea con il protocollo firmato e confermando la sua disponibilità a giocare l’incontro. Il giorno successivo, infatti, il 4 ottobre, la Juve scende in campo in attesa del Napoli. Il Presidente bianconero Agnelli rivendica la posizione di conformità della sua squadra ai protocolli rimandando la decisione del caso al Giudice sportivo.

La decisione si è fatta attendere e ha condotto alla fine ad una penalizzazione sportiva: risultato di 3-0 a favore della Juve e -1 in classifica per la squadra di Gattuso. A questa scelta ovviamente sono seguite diverse polemiche provenienti dalla dirigenza del Napoli che ha manifestato il proprio dissenso annunciando futuri ricorsi nelle sedi opportune. Non sappiamo a questo punto se la decisione presa verrà ribaltata da un altro grado di giudizio e se al Napoli verrà concesso di rigiocare la partita con i bianconeri, ma è probabile che una decisione diversa da parte del Giudice sportivo avrebbe di fatto creato un precedente rischioso non consentendo il corretto svolgimento del Campionato.

Il protocollo si è trasformato in un problema da gestire e la Lega ha dunque aperto ad uno scenario nuovo che prevede una ed una sola richiesta di rinvio disponibile in tutto il campionato per ciascuna squadra, dopodiché la partita deve essere sempre giocata con gli uomini che si hanno a disposizione considerando i positivi alla stregua degli infortunati.

Difficile prevedere quali potranno essere gli ulteriori sviluppi: l’ultimo DPCM ha chiuso nuovamente gli stadi ai tifosi, ha bloccato gli sport da contatto, limitando la restrizione al mondo dei dilettanti ma conservando di fatto la volontà di preservare la Serie A e tutti gli interessi ad esso collegati, come le dirette delle partite in tv o l’offerta delle scommesse per gli appassionati. E’ certo che se la situazione Covid dovesse peggiorare ulteriormente, nonostante tutte le buone intenzioni fin qui manifestate, potrebbe non essere garantito il regolare svolgimento del nostro Campionato. E a noi tifosi di calcio non resta altro che attendere e sperare che tutto rientri al più presto nella normalità di ogni anno.