La mano di Roberto Mancini sul recente successo azzurro agli Europei è evidente, ma se il tecnico di Jesi – ormai uomo di spettacolo a 360 gradi come dimostrato nel recente spot per Poste Italiane – è riuscito a mettere insieme un gruppo così qualitativo, è grazie ai tanti giovani di talento che soprattutto nella zona centrale del campo sono letteralmente esplosi nelle ultime stagioni e oggi ci andremo a concentrare proprio su di loro che rappresentano il presente e il futuro del calcio azzurro.

 

(Fonte: Roberto Mancini - Facebook)

 

Il centrocampo è l’arma in più degli azzurri

La linea mediana formata da Jorginho, Barella, Locatelli, Pellegrini, Pessina e Verratti è una delle più forti a livello mondiale, se non addirittura la più forte in assoluto. Tutti loro sono capaci di abbinare alla perfezione qualità e quantità e hanno delle caratteristiche del tutto complementari tra loro. Il vero cervello del nostro centrocampo è senza ombra di dubbio Jorginho, con il brasiliano cresciuto nell’Hellas Verona e consacratosi nel Napoli che è ormai generalmente riconosciuto come uno dei giocatori più forti in circolazione tanto da essere inserito nella lista dei candidati al Pallone d’Oro. Dopo aver vinto la Champions League e la Supercoppa Europea con il Chelsea e l’Europeo con l’Italia, Jorginho è considerato il principale avversario di Leo Messi nella corsa al titolo individuale che premia il miglior giocatore dell’anno solare e chissà che non possa riuscire in questa straordinaria impresa. A guardare le spalle a Jorginho ci sono Verratti e Barella, con il primo che continua a crescere in quella straordinaria squadra che è il PSG e il secondo che è ormai diventato il giocatore maggiormente rappresentativo dell’Inter campione d’Italia in carica e questa, al 15 ottobre, dando un’occhiata alle scommesse sul calcio con quote a 2,90, è ancora una volta una delle principali squadre in lizza per la vittoria del titolo. Continuano a crescere anche Locatelli, fresco acquisto della Juventus, Pessina che con la sua Atalanta è stato il primo giocatore italiano a segnare in Champions League con indosso la maglia dei bergamaschi, e Lorenzo Pellegrini che da quando Mourinho è arrivato a Roma ha compiuto un netto salto di qualità diventando uno dei giocatori più determinanti del nostro campionato.

 

Roberto Mancini

Chiesa e Zaniolo crescono, ma manca ancora un vero bomber

Oltre a un centrocampo degno di nota, Roberto Mancini si gode anche i suoi esterni che sono capaci di abbinare corsa, qualità e quantità come pochissimi altri giocatori al mondo. Gli Europei 2020 hanno segnato il momento della definitiva consacrazione di Lorenzo Insigne che, dopo anni da promessa, alla soglia dei 30 anni, è finalmente riuscito a compiere il definitivo salto di qualità. La vera arma in più dell’Italia, tuttavia, sembra essere Federico Chiesa, con il figlio d’arte in forza alla Juventus che migliora di settimana in settimana e non si pone più limiti. Con il passaggio dalla Fiorentina alla Vecchia Signora, accompagnato come di consueto da mille polemiche e dalla contestazione dei tifosi Viola, il talento di Chiesa è letteralmente esploso tanto da essere generalmente riconosciuto come uno dei migliori giocatori in circolazione. La sua esclusione dalla lista dei candidati al Pallone d’Oro è stata colta con scetticismo dagli appassionati azzurri, ma la sensazione è che, se dovesse continuare così nel prossimo futuro, Chiesa potrà addirittura vincerlo il Pallone d’Oro. Dopo mesi difficili, anche Nicolò Zaniolo sta ritrovando la condizione migliore e la sensazione è che anche lui nel prossimo futuro verrà scelto da Roberto Mancini per fare la differenza. In questo avvio di stagione, Zaniolo ha badato principalmente a trovare la condizione migliore senza strafare e da ora in poi potrà spingere sull’acceleratore per ritrovare lo smalto dei giorni migliori. L’unico ruolo in cui l’Italia non ha ancora trovato l’uomo capace di fare la differenza è quello di centravanti. Immobile con indosso la maglia azzurra non riesce a essere decisivo come fa nella Lazio, ma, in vista del futuro, Mancini si gode la crescita esponenziale di Kean, Mulattieri, Raspadori e Lucca. Soprattutto quest’ultimo, attualmente in forza al Pisa, sembra poter essere l’arma in più dell’Italia in vista dei prossimi Mondiali di Qatar 2022 e chissà che il giovane bomber non potrà essere decisivo nella corsa degli azzurri alla Coppa del Mondo. Dopo anni difficili il calcio italiano è tornato a sfornare talenti e la speranza degli appassionati di calcio azzurro è che questa generazione possa essere ricordata come una delle più vincenti dello sport italiano.