Nato a Rio de Janeiro, e' il più grande giocatore brasiliano di sempre dopo Pelè, insieme a Platini e dopo Maradona il migliore numero 10 della storia del calcio. In adolescenza e' dotato di immenso talento quanto di fisico gracile. Si irrobustirà discretamente negli anni sopperendo comunque ampiamente con una tecnica sopraffina. Estremamente rapido, dotato di un tiro ottimo e di una visione del gioco notevole, poteva giocare indifferentemente come centrocampista avanzato o seconda punta. Ineguagliabile il suo talento nell'esecuzione dei calci di punizione.
Dal ritiro di Pelè (1977) fino al finire degli anni '80 è stato senza dubbio il calciatore brasiliano più popolare ed uno degli attaccanti più forti del mondo: vinse per ben tre volte il Pallone d'Oro sudamericano (1977, 1981 e 1982) e per 7 volte consecutive la classifica come miglior marcatore nei campionati statali carioca e 2 volte in quello nazionale del Brasile.
Il suo nome è legato indissolubilmente al Flamengo, squadra con la quale viene identificato ed i cui tifosi lo hanno eletto idolo irraggiungibile e simbolo eterno del club. Vince 2 campionati nazionali, una Coppa Libertadores e una Coppa Intercontinentale (spettacolare la sua prestazione contro il Liverpool).
Le sue magie incantano la platea rubronegra, diventa il faro della nazionale verdeoro che si presenta a Spagna '82 da favorita: fatale sarà l'Italia di Paolo Rossi al 'Sarrià' di Barcellona, rimane celebre la maglia strappatagli dal suo marcatore diretto Gentile.
Nel 1983 l'acquisto di un fuoriclasse di assoluto livello da parte di una 'provinciale' come l'Udinese suscitò mille polemiche e l'opposizione del presidente federale Sordillo. Zico arriva lo stesso e Udine abbraccia il campione più grande della sua storia: l'affetto e' immenso, lui ripaga con il suo calcio in poesia. Alla sua prima stagione si classifica secondo nella classifica marcatori dietro a Michel Platini, vantando però la migliore media gol-partite. Gli infortuni lo perseguitano e l'accusa di frode fiscale lo riavvicinano al Brasile e al Flamengo dove torna nell'estate 1985. Ancora gloria coi rossoneri poi il Giappone da conquistatore.
Con la Nazionale raccoglie più delusioni che gioie. Ai Mondiali si piazza terzo nel 1978. Chiude con 72 presenze e 52 reti. |