Carriera calcistica
Weah iniziò a giocare a calcio in patria, nell'Invincible Eleven, prima di passare al Tonnerre Yaoundé, in Camerun. Nel 1988 si trasferì in Europa, al Monaco, con cui vinse la Coppa di Francia nel 1991. Negli anni Novanta giocò poi con Paris Saint-Germain (1992-1995), con cui conquistò il campionato francese nel 1994, e Milan (1995-2000), con cui vinse il campionato italiano nel 1996 e nel 1999. Nel 1995 fu nominato Pallone d'Oro, FIFA World Player e Calciatore africano dell'anno (secondo successo dopo quello del 1989). Dopo la partenza dal Milan nel gennaio 2000, emigrò in Inghilterra, prima al Chelsea e poi al Manchester City, e, in rapida successione, nuovamente in Francia, all'Olympique Marsiglia. Nel maggio 2001 firmò un contratto con l'Al-Jazira, squadra degli Emirati Arabi Uniti, dove chiuse la carriera. Nel 1999 fu votato Calciatore africano del secolo.
[modifica] Gli anni in Italia: il Milan
Weah arrivò al Milan nell'estate 1995, proveniente dal Paris Saint-Germain, con cui aveva appena vinto il campionato francese. Esordì in Serie A in Padova-Milan 1-2 del 27 agosto 1995, realizzando un gol di testa dopo 6 minuti di gioco e fornendo poi l'assist per l'ultimo gol in rossonero del capitano Baresi. A dicembre gli venne conferito il Pallone d'Oro nel primo anno in cui il premio veniva assegnato con l'allargamento delle barriere europee: Weah divenne così il primo calciatore non europeo a iscrivere il proprio nome nell'albo d'oro del trofeo. Pur non segnando tantissimo nella sua prima stagione italiana (11 reti in 26 presenze), marcò gol fondamentali per la conquista del 15° scudetto del Milan. Le reti furono quasi tutte pregevoli, tra cui quella segnato all'ultimo minuto di Lazio-Milan del 3 dicembre 1995.
Nelle due stagioni successive, le più deludenti della storia recente del Milan, realizzò 24 reti in campionato, tra cui alcune di assoluto splendore. Quella che da molti è ritenuta la sua più bella segnatura la segnò alla prima giornata del campionato di Serie A 1996-1997 contro il Verona a San Siro l'8 settembre 1996: recuperato il pallone a ridosso della propria area, Weah si involò con la palla al piede verso la metà campo avversaria e, dopo aver superato sette avversari percorrendo quasi tutti i 110 metri del campo, depositò il pallone in porta superando l'estremo difensore veronese in uscita. Il memorabile gesto tecnico fu definito coast to coast o "gol totale" per la caratteristica di coniugare tutte le abilità che fanno di un calciatore un goleador di straordinario talento.
Nel 1998-1999 fu ancora tra i protagonisti della stagione, dando il proprio apporto per la vittoria del 16° tricolore. Spicca la doppietta segnata a Torino contro la Juventus in Juventus-Milan 0-2 del maggio 1999. Proprio in quella stagione Weah festeggiò le 100 partite con la maglia del Milan, mettendo a segno due reti nella vittoria per 5-1 a Udine contro l'Udinese ed esponendo dopo il primo gol una maglia celebrativa.
Nel gennaio 2000, a metà della stagione 1999-2000, Weah lasciò il Milan a 34 anni per trasferirsi al Chelsea, poiché chiuso in squadra dall'arrivo della giovane promessa spagnola José Mari e dall'esplosione dell'ucraino Andriy Shevchenko.
Il bilancio complessivo di Weah con la squadra rossonera è di 147 partite e 58 reti così distribuite: 114 (46 gol) in Serie A, 19 (5 gol) in Coppa Italia, 12 (7 gol) nelle Coppe europee, 2 nella Supercoppa Italiana. |